Per analizzare se la sessualità sia da ritenersi naturale, biologicamente determinata o culturale, socialmente indotta, bisogna approfondire una coppia di categorie quali “
natura/cultura”.
Storicamente, molti studiosi hanno sostenuto che il sesso era naturale, un istinto innato. Sono affermazioni elaborate in base a teorie e credenze che ci hanno condizionato per secoli.In un’epoca lontana si credeva che i rapporti sessuali avessero solo un fine riproduttivo. Col tempo si è verificato un importante cambiamento: è naturale che l’essere umano pratichi sesso con l’obiettivo di provare piacere fine a se stesso.
Ma la “naturalità della sessualità” non è cosi come la crediamo. Noi pensiamo di essere liberi, di non avere limiti, di esprimerci spontaneamente, di non sottostare a regole stabilite quando abbiamo rapporti sessuali. Nulla di più lontano dalla verità: la cultura ci condiziona completamente. Essa influenza la sessualità umana molto più di quanto pensiamo.
Il sesso è naturale negli animali che non sono influenzati né dalla cultura né dall’educazione.
Gli esseri umani sono educati in base a miti, credenze religiose e idee filosofiche che cambiano continuamente. A seconda dell’epoca storica e della società in cui viviamo, le relazioni sociali, familiari e sessuali sono diverse, condizionate dalla morale che non è universale. Occidente e Oriente non hanno le stesse pratiche sessuali perché i costumi, le credenze e le regole di comportamento sono diversi in tutto il mondo.
I rituali di corteggiamento, i primi approcci e il primo rapporto sessuale sono condizionati da principi e valori derivanti da ciò che ci hanno raccontato, dall’educazione ricevuta e dai pregiudizi che ci hanno inculcato.
La sessualità è lontana dall’essere naturale, è la cultura della società che stabilisce cosa è giusto o sbagliato, lecito o illecito, morale o immorale, vietato o permesso.Le persone seguono codici di comportamento prestabiliti sia nella relazione di coppia che nei rapporti sessuali.